Molti artisti, hanno operato,       approfondendo le tecniche di programmazione, spinti dal desiderio di       penetrare nell'arcano della macchina, lo stesso desiderio del bambino che       rompe il giocattolo per vedere com'è fatto, hanno scoperto che un computer       poteva non solo essere usato(da operatore), ma poteva divenire strumento di       ricerca, di una nuova ricerca i cui limiti erano soltanto i nostri, non più       finti colori, finti, pennelli, finta pittura di un programma fatto da altri,       ma una sorta di nuova materia prima, da plasmare, frutto puramente       intellettuale, per nuovi frutti virtuali.
       La pagina virtuale, lo       schermo, è solo il fantasma di una realtà numerica digitale.
       In tal senso riporto il brano       seguente di Enrico Miglino:
       "…quando si parla di immagine       al computer pensiamo immediatamente al monitor, che è quella parte che ce la       rende visibile;in realtà l'immagine computerizzata non ha nessuna delle       caratteristiche con cui finora abbiamo identificato un'immagine vera ma si       tratta di un oggetto estremamente virtuale. Nel momento in cui realizziamo       un'immagine potremmo non avere nemmeno il video in quanto è conservata       all'interno della memoria del computer sotto forma di numeri binari, mentre       il monitor è la periferica che utilizziamo per vedere il lavoro che stiamo       compiendo. La possibilità di evocare sul monitor l'immagine non implica il       poter realizzare una pittura nel senso completo del termine ma si tratta di       due cose completamente diverse…"(prof.Piero Simondo) 
        
         [1]
        
      
       Articolo "Progetto Infolab"di       Enrico Miglino da "Computer Grafica ", 1989, Gruppo Editoriale Jackson, anno       3, n°3
      Quando, cominciai a lavorare       intorno al progetto del mio programma automa, che poi decisi di chiamare       AUTOMAT 91, anno in cui lo realizzai nella sua prima versione, trovai la       cosa molto divertente, certo ogni tanto mi perdevo dietro qualche problema       di programmazione, ma poi speso nelle ore mattutine in cui si è più lucidi       si evidenziava l'errore o riuscivo a migliorare l'algoritmo, o trovavo       parametri più aderenti al risultato che mi ero prefissato.Alla fine il mio       automa disegnava sul monitor le mie fantasie, giocate tra il caso delle       variabili random e la scelta voluta dei parametri a lungo affinati,       osservando per ore il divenire dei segni.
       In seguito apportai alcune       modifiche che lo resero sostanzialmente diverso, da un lato rendendolo       idoneo a configurarsi come installazione, dividendo lo schermo in quadranti       , dall'altro a permettere l'interazione con il visitatore, tale versione fu       esposta nel 1996, presso la Galleria di Ezio Pagano.
      "Programma AUTOMAT 91"       realizzato da Carlo Monastra
       "…Pagine virtuali sono il risultato esperienziale ed autonomo del programma AUTOMAT 91, pagine       realizzate in linguaggio basic compilato, salvate su disco e prodotte da       parametri casuali di un algoritmo, voluto dal pittore che scegliendo tra 24       sfondi e 320 pennini diversi, le produce all'infinito.
       I pennini aggiscono sulla       superficie sovrapponendo punti, rette, schemi colorati secondo illimitate       variabili.note prolungate e mutuanti aggiungono suggestioni sonore. …"(       Nicolò D'Alessandro) 
       nota critica "dipingere con la       luce colorata" di Nicolò D'Alessandrosulla "Homeart" di Pietro       Grossi 
       "…la soddisfazione delle attese       personali costituisce l'essenza dell'operazione che sto descrivendo:essa       pone in evidenza le potenzialità creative latenti in ognuno di noi, ne       promuove lo sviluppo, suggerisce le vie e gli strumenti di lavoro idonei       alla libera estrinsecazione dei più appaganti moti della fantasia:i propri.
       Una sorta di privcy artistica       che non attende, non richiede, ignora la reazione altrui. …" (Pietro Grossi )
       "…per inclinazione personale       progetto prevalentemente programmi ad elaborazione illimitata e, per quanto       ne so e mi è consentito dallo strumento, con coefficienti di variabilità       tali da tener desto il mio interesse …"(Pietro Grossi )
       Dal sito:  http://www.leone.it/art/homeart/perme-it.html