In effetti, credo che il vero ostacolo sia ancora culturale, non vogliamo sentirci androidi, cosa sicuramente condivisibile, però sempre di più medicina, genetica, e informatica mettono in comune le reciproche esperienze, le distanze si accorciano e i muri cadono.
Il corpo della Body Art si trasforma, non più solo "il corpo come linguaggio" di Lea Vergine, non un corpo da mostrare, esplorare, da conquistare, ferire, ora esso va contaminato, modificato.
Artisti come Stelios Arcadiou in arte Stelarc e l'Orlane già da tempo lavorano su queste tematiche, cercando di rompere schemi e stereotipi culturali.
 
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